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10 giugno 2010 4 10 /06 /giugno /2010 07:49

Martedì 15 giugno alle ore 18.00 nella chiesa di San Vigiglio verrà presentato il nuovo libro sui Rabaglio. Abbiamo già avuto modo di dire che si tratta di un libro non solo molto bello ma anche molto importante per riscoprire la storia di Gandria. Sarà presentato da persone autorevoli nel loro campo e alla fine verrà offerto un rinfresco. A chi viene da Lugano è offerta la possibilità di riservare un posto in battello evitando così di intasare i parcheggi

Per l'invito ufficiale cliccate qui.

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24 maggio 2010 1 24 /05 /maggio /2010 13:23

locandina

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23 maggio 2010 7 23 /05 /maggio /2010 09:30

Come si fa a commentare una notizia che non è ancora stata data da chi doveva darla? Difficile, ma proviamoci. Grazie a un'interpellanza (vedi qui) inoltrata al municipio dai consiglieri comunali Lorenzo Jelmini (sindacalista OCST) e Rolf Endriss due giorni fa abbiamo saputo che l'ufficio postale di Gandria chiuderà prossimamente. Sì ma quando? Ufficialmente dalla Posta dovremmo essere informati, si dice, la settimana prossima. Il postino ci ha detto, ufficiosamente, di aver avuto disposizioni per esser pronto a chiudere l'ufficio il 19 giugno. Quindi, si presume, a partire dal 21 giugno non sarà più possibile spedire niente da Gandria: o forse sì e come? Gli invii in arrivo saranno distribuiti a partire da Viganello, pare. Chi non ha bucalettere e ritira la posta direttamente all'ufficio postale non la riceverà più. A richiesta, si dice, verranno allestite delle caselle postali. Sì, ma quando e dove? 

Noi siamo disposti a discutere di tutto, dei costi e delle spese e anche dei limiti e degli obblighi del servizio pubblico. Ma ci sentiamo umiliati da questa imboscata, perché di questo si tratta. Già alcuni mesi fa l'eventualità era stata prospettata, quando La Posta aveva detto di voler chiudere un terzo dei suoi uffici in Svizzera; poi di fronte alle proteste disse, ok, ci ripensiamo e vi faremo sapere. Ora si sta dando da fare per ottenere una licenza bancaria che, dice, le permetterebbe di garantire il servizio pubblico. Ma intanto, sembra, lo sta smontando, si dice che il nostro non sarà l'unico ufficio sacrificato. Forse Gandria può vivere anche senza ufficio postale, ma bisogna trovare le giuste alternative, occorre più tempo per discutere e questo chiediamo. Siamo un quartiere di Lugano ma anche un villaggio distante 5 km da Piazza Riforma, questa chiusura non può essere fatta come se niente fosse. 

Pare, si dice, che a questa sfacciataggine abbia contribuito anche il municipio di Lugano che avrebbe già dato il suo assenso senza dir niente a nessuno. Se vi fosse stata, questa connivenza sarebbe oltremodo grave. Si può capire che La Posta faccia i suoi calcoli, anche se si può dissentire dal modo in cui li fà, ma non si può ammettere che il municipio gli regga la coda senza curarsi dei bisogni dei cittadini. Sembra delinearsi una tendenza preoccupante: tra pochi giorni, si dice, ci toglieranno la posta, l'anno prossimo, si mormora, ci toglieranno il bus. E poi? D'accordo, tra alcune settimane sarà inaugurato il nuovo impianto fognario, ma nessuno si illuda che possa evacuare tutto, ma proprio tutto, il malumore che si sta diffondendo tra i gandriesi. 

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4 maggio 2010 2 04 /05 /maggio /2010 09:48

Il nostro Roberto Genazzini si accinge a pubblicare il suo quarto romanzo.

Per una serata almeno, durante la presentazione di ATTACCATI AL FILO, pubblicato dalle Edizioni Ulivo di Balerna, rivivrà la Filanda di Gandria!

giovedì 27 maggio alle ore 20.00 nella Chiesa di San Vigilio

Interverranno:
Elsa Albonico con i suoi "Canti della seta"
Sergio Pescia curatore del Museo di Stabio, che ricorderà la gelsi-bachicoltura

Poi, dulcis in fundo, seguirà un rinfresco. Vi invitiamo a partecipare numerosi, siamo sicuri che ne vale la pena.


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28 aprile 2010 3 28 /04 /aprile /2010 12:35

Domenica scorsa 25 aprile anche una squadra di otto bambine e bambini under 10 di Gandria si sono cimentati nel secondo Palio di Lugano, voluto dal municipio per cementare l'unità cittadina: una "staffetta pazza" tra Breganzona e la chiesa di Biogno. Dimostrando di aver appreso correttamente il motto del barone de Coubertin - l'importante non è vincere ma partecipare - i baldi rappresentanti del nostro quartiere si sono limitati a conquistare il decimo posto su undici squadre presenti. Complimenti anche al coach Sandra Santi per la pazienza e l'abnegnazione profusa nella condotta dello scalpitante drappello.

Squadra di Gandria Palio

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17 aprile 2010 6 17 /04 /aprile /2010 10:06

Oggi La Regione pubblica un articolo per farci sapere che la Confederazione (per i motivi di risparmio che oggi vanno di moda, vedi UBS) avrebbe deciso di ridurre i sussidi ai trasporti pubblici. A meno che non intervenga il cantone, tra le 14 linee a rischio in Ticino ci sarebbe anche il bus di Gandria, gestito dalla società di navigazione. Noi tutti sappiamo che questo bus è necessario anche se costa più (si dice 300.000 franchi all'anno) di quanto ricavi. Ma il servizio pubblico è servizio pubblico, non deve fare guadagni ma possibilmente uscirne in pari. Quindi questa brutta notizia non è necessariamente tragica. Offre l'occasione di dire che il bus di Gandria dovrebbe essere naturalmente gestito dalla TPL e non dalla società di navigazione. La Grande Lugano si assuma le proprie responsabilità: perché un residente di Gandria deve pagare 4 franchi per andare a Besso (2 fino a Lugano con la società di navigazione e 2 fino a Besso con la TPL) mentre un residente di Bre ne paga solo 2?

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9 aprile 2010 5 09 /04 /aprile /2010 10:11

La notizia riportata dai giornali è abbastanza curiosa per essere segnalata. Ve la proponiamo nel caso qualcuno di voi avesse perso un cane, o forse desiderasse addottare uno dei cuccioli dell'immorale relazione.

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2 aprile 2010 5 02 /04 /aprile /2010 14:26

Questo augurio per una buona rigenerazione a tutte e a tutti - malgrado la fredda e piovosa primavera - ci dà occasione di proporvi questo bel dettaglio dell'ancona di Gandria, inviataci da Richard dopo una visita al Museo nazionale di Zurigo.

CloseupMaria

La grande opera di due metri per tre risalente al Cinquecento ornava una cappella della chiesa di San Vigilio ma, mancando di soldi per restaurarla, nel 1905 la parrocchia la vendette per soli 16500 franchi alla Fondazione Gottfried Keller e venne esposta nel Museo nazionale. Gandria fu così privata di un autentico capolavoro: e se tornasse qui?

Per ulteriori informazioni, vedi qui.

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21 marzo 2010 7 21 /03 /marzo /2010 10:50

Gandria è caratterizzata dai terrazzi che nel passato (quando non c'erano ancora i supermercati e Grancia era solo una zona di terreni coltivi) hanno consentito alla sua popolazione di praticare un'agricoltura che consentiva di vivere più o meno bene secondo le stagioni. Quasi tutti sono ancora conservati nel terreno, spesso celati dall'avanzare del bosco, e alcuni sono stati valorizzati grazie al prezioso operare dell'Associazione amici dell'olivo; altri rischiano di scomparire per l'azione del tempo, che erode i muri a secco, e degli uomini (vedi per esempio il progetto di nuove palazzine). 
Ovviamente Gandria non è il solo luogo dove ingegnosi contadini, per trarre frutti da terreni difficili, hanno capito l'importanza dei terrazzi; dal Macchu Picchu a esempi meno blasonati, tutti ne abbiamo sentito parlare e certo ne abbiamo anche visti, dato che in Ticino abbondano. Ci sembra perciò utile segnalare il bel sito del Progetto Alpter - "terraced landscapes of the alpine arc"- nato nel 2005 e concluso nel 2008 nell'ambito di un progetto Interreg, purtroppo com poche ricadute in Svizzera (solo per la Val Bregaglia). Propone (oltre a belle immagini) interessanti considerazioni che suggerisconoi idee e molti indirizzi utili su vari siti e attività lungo l'arco alpino che si prefiggono di contrastare l'abbandono dei terrazzi. Tra questi link ci ha particolarmente colpito - per la leggerezza grafica con cui presenta questo pesante mondo di pietre - quello dell'Ecomuseo dei terrazzamenti e della vite di Cortemilla (nelle Langhe piemontesi). 
Vi invitiamo perciò a perdervi nei meandri di questo sito dalle mille diramazioni, sicuri che potrete trarne spunti utili anche per Gandria. 

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19 marzo 2010 5 19 /03 /marzo /2010 08:50
L'anno scorso avevamo segnalato la prossima pubblicazione di un libro sui fratelli Vigilio e Pietro Rabaglio di Gandria, l'uno architetto, l'altro stuccatore, che nel Settecento lavorarono soprattutto in Spagna realizzando importanti opere. Ora il libro -Mastri d’arte del Lago di Lugano alla corte dei Borboni di Spagna. Il fondo dei Rabaglio di Gandria, sec. XVIII - è in corso di stampa e può essere ordinato in sottoscrizione.
Avendone visionate le bozze, possiamo garantire che si tratta di un libro molto bello, corredato da magnifiche illustrazioni. Contiene anche un importante capitolo sulla storia materiale della Gandria del Settecento e un indispensabile studio della struttura del nucleo e dell'insediamento.
Ogni gandriese dovrebbe aggiungerlo alla sua biblioteca: per sottoscriverlo al prezzo speciale di 59 franchi cliccate qui
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